venerdì 28 settembre 2012

Nave Costa Concordia vince il premio Miglior equipaggio dell'anno


L'equipaggio della Costa Concordia, la nave il cui naufragio al Giglio è costato la vita a 32 persone, è stato premiato come miglior "Seafarer of the year" (equipaggio marittimo dell'anno) ai Lloyds Global Awards 2012. I giudici di Lloyd's List, considerata la rivista più prestigiosa nel settore ed edita a Londra, hanno ritenuto di premiare il personale della Concordia, naufragata davanti al Giglio, il 13 gennaio, perché "nella tempesta mediatica, l'attenzione internazionale si è concentrata inevitabilmente sulle azioni del comandante", Francesco Schettino, e non sugli "autentici esempi di coraggio e professionalità dimostrati dai membri dell'equipaggio".

"Mentre le tragiche perdite di vite umane causate da questo deplorevole incidente saranno, giustamente, ancora per tempo oggetto di indagini da parte della autorità giudiziarie, non bisogna dimenticare che senza la grande reazione di gran parte dell'equipaggio, la perdita di vite umane avrebbe potuto essere ben più grave", si legge ancora nelle motivazioni di Lloyd's. A candidare l'equipaggio della Concordia è stata la società Magsaysay, che si occupa di selezione e formazione del personale marittimo filippino, "che ha voluto estendere il premio, dato il loro coraggio, anche agli altri membri d'equipaggio presenti sulla nave, affinché quanto è stato fatto quella notte da questi marittimi, così professionali e leali, sia pubblicamente riconosciuto".

Le motivazioni del premio non saranno probabilmente condivise dai periti del Gip del tribunale di Grosseto, per i quali, "parte dell'equipaggio destinato a incarichi chiave non conosceva i propri compiti in caso di emergenza" e ad alcuni erano stati attribuiti incarichi "senza che fosse stata fornita loro la familiarizzazione prevista per soddisfare i requisiti" previsti dalla legge in caso di pericolo", come riportato nella perizia consegnata ai magistrati. Con l'accusa più grave rivolta non solo a Schettino, ma anche ad altri ufficiali, e cioè di essersi messi in salvo sulle ultime lance disponibili, quando a bordo della nave c'erano ancora decine di naufraghi.


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